L’Arcadia
L’Arcadia è una rivoluzione tutta italiana che rende esclusiva ed elitaria la cultura, dalla poesia alla pittura, dalla letteratura alla musica. Nasce e si sviluppa a Roma in circoli laici che volevano tramandare un approccio più libero, edonistico e indipendente vero l’arte e la cultura in genere, distinguendosi dalla visione cattolica dottrinale.
L’Arcadia accettava anche la donna. Ogni artista rinasce in Arcadia acquisendo un nuovo nome, esprimendo la propria ricerca intellettuale attraverso simboli sconosciuti ai più, ma destinati alla comprensione di pochi eletti.
Sono molti i musicisti che si fecero arcadi: Bernardo Pasquini, Arcangelo Corelli, Alessandro Scarlatti, Metastasio, Alessandro e Benedetto Marcello, Giuseppe Valentini. Ed è proprio in ambiente romano che nascono i #partimenti, una forma di conoscenza esoterica dell’arte musicale.
Nel rapporto maestro-discepolo venivano trasmessi i segreti della composizione, dell’improvvisazione nella musica strumentale e vocale, per creare attraverso formule fatte di note e numeri opere d’ogni genere.
Sembrano aride tavole, un po’ macchinose, ma in realtà racchiudono e schematizzano le conoscenze contrappuntistiche dell’epoca.
Ogni maestro aveva i suoi partimenti, la sintesi del proprio stile musicale e della propria scuola.
Assurdo definire la musica di Pasquini, Corelli, Scarlatti, Valentini, Marcello e dei loro contemporanei barocca. L’Arcadia “archivia per sempre lo stile barocco e marinista, recupera un linguaggio limpido e lineare, nel quale la sintassi si semplifica” (Claudio Giunta), riunendo sotto una unica bandiera letterati, filosofi, artisti, matematici, musicisti in una Repubblica nuova delle lettere e della musica, per eliminare ogni traccia di “cattivo gusto” barocco.
Se per Metastasio l’adesione all’Accademia dell’Arcadia è netta e lo porta a creare una nuova lingua per il melodramma, con sintassi lineare e lessico raffinato, a maggior ragione questo varrà per i musicisti, che vestivano di melodie arcadi i suoi versi.
Anna Trombetta
Per approfondimenti, vedi Luca Bianchini, Anna Trombetta, Mozart la caduta degli dei parte seconda (2017) e Mozart la caduta degli dei parte prima (2016)
novità editoriale
Luca Bianchini, Anna Trombetta, Mozart il flauto magico, (2018)