La Canzone |
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Appunti di Storia della Musicadi Anna Trombetta e Luca Bianchini |
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L'Opera Buffa |
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Come genere moderno, la Canzone è nata in Italia con l'Opera buffa. Questo genere operistico si è sviluppato a Napoli nella prima metà del XVIII secolo, e da lì si è diffuso in tutta Italia. Da principio si trattava di lavori di breve durata da eseguirsi tra gli Atti delle opere serie, i cosiddetti intermezzi, che anticiparono le vere e proprie opere comiche. La serva padrona di Giovanni Battista Pergolesi è uno intermezzo famoso, rappresentato al Teatro San Bartolomeo di Napoli il 28 agosto 1733. Fu inserito tra gli Atti dell'opera seria "Il prigionier superbo" dello stesso Pergolesi. La Serva padronaMolti furono i compositori di opere buffe, da Baldassare Galuppi, Alessandro Scarlatti, sino a Domenico Cimarosa, poi Rossini, con L'Italiana in Algeri, definita da Stendhal "la perfezione del genere buffo", oppure Donizetti con "L'elisir d'amore" e "Don Pasquale". "La Zita" del 1731, libretto di Gennaro Antonio Federico (?: Napoli, 1744), musica di Costantino Ruberti (Roberto), contiene "Vorria che fusse augello che bolasse" (Vorrei volare come un uccello"), derivata dall'antica Canzone partenopea "Vurria che fusse ciaola" ("Vorrei essere una gazza").
Vurria ca fusse ciaolaL'Opera buffa, come ora certe Canzoni di De André, serviva a fare della satira politica, sociale (per mezzo di linguagi simbolici). Usava delle allegorie che la gente comune poteva comprendere, e che oggi è difficile ricostruire senza tener conto del contesto storico. Sotto l'apparenza dei servi imbroglioni, dei vecchi avari, delle contadine, delle prostitute, non c'erano personaggi innocui copiati dalla commedia dell'arte ma personaggi reali. Bastava un indizio per riconoscerli, per farsi beffa dei nobili, del clero, dei ricchi borghesi. La Semiramide
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Storia della Canzone Italiana, RAI-ERI |
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Settecento anni di storia nazionale nelle Canzoni. Una storia che continua ad appassionare anche dopo i grandi cambiamenti avvenuti nei primo decennio degli anni Duemila nel mondo della musica italiana. |