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Italian Opera

Vincenzo Bellini

biography

Vincenzo Bellini (1801-1835) in un'incisione di Natale Schiavoni
Vincenzo Bellini (1801-1835) in un'incisione di Natale Schiavoni.

opera

translation by our correspondent
from Boston, Maria Chiacchio

Vincenzo Bellini (Catania 3 novembre - Parigi 23 settembre 1835) was one of the greatest composer of Bel Canto in 1800. He begun his studies with his grandfather, who was an organist, and thanks to the help of a nobleman from Sicily, he continued them at the Conservatory in Naples.

His first opera performed in Naples in 1825, captured the interest of the impresario domenico barbaja, who launched his musical carreer. In 1825- 1826 Bellini wrote Bianca e Gernando in Naples for barbaja, who gave him the task of another work for the following year. In Milan at La Scala theater, with Il Pirata, Bellini earned in short time an international fame. Bellini's vocals and Rossini's vivacity joined together gave the opera a new age of lyricism. Bellini consolidated his new style in the other eight operas. I Capuleti e i Montecchi (Venezia, 1830), based on Shakespeare's Romeo and Juliet, had a great success, thanks also to the nice voice of soprano Giuditta Pasta. With La Sonnambula (Milano, 1832), Bellini created, for the protagonist, a vocal soprano role that became very popular. La Norma (Milano 1831) was one of the most appreciated Bellini's opera. The part of the protagonist represents even today a virtuoso test for a dramatic soprano. Bellini's last materpiece, I Puritani, was written for the Theater degli Italiani in Paris.

biografia

Vincenzo Salvatore Carmelo Francesco Bellini (Catania, 3 novembre 1801 – Puteaux, 23 settembre 1835) è stato un compositore italiano, tra i più celebri operisti dell'Ottocento.

Le sue opere più famose e rappresentate sono La sonnambula, Norma e I puritani.

Nacque a Catania in Piazza San Francesco, 3 il 3 novembre 1801. Studiò musica prima nel capoluogo etneo, poi a partire dal 1819, grazie ad una borsa di studio offerta dal comune di Catania, si trasferì a Napoli per perfezionarsi al conservatorio. Qui tra i suoi maestri ebbe Nicola Antonio Zingarelli, che lo indirizzò verso lo studio dei classici e il gusto per la melodia piana ed espressiva, senza artifici e abbellimenti, secondo i dettami della scuola musicale napoletana. Tra i banchi del conservatorio conobbe il calabrese Francesco Florimo, la cui fedele amicizia lo accompagnerà per tutta la vita e dopo la morte, allorché Florimo diventerà bibliotecario del conservatorio di Napoli e sarà tra i primi biografi dell'amico prematuramente scomparso.

In questo periodo Bellini compose musica sacra, alcune sinfonie d'opera e alcune arie per voce e orchestra, tra cui la celebre Dolente immagine, oggi nota solo nelle successive rielaborazioni per voce e pianoforte.

Nel 1825 presentò al teatrino del conservatorio la sua prima opera, Adelson e Salvini, come lavoro finale del corso di composizione. L'anno dopo colse il primo grande successo con Bianca e Fernando, andata in scena al teatro San Carlo di Napoli col titolo ritoccato in Bianca e Gernando per non mancare di rispetto al principe Ferdinando di Borbone.

L'anno seguente il celebre Domenico Barbaja commissionò a Bellini un'opera da rappresentare al Teatro alla Scala di Milano. Partendo da Napoli, il giovane compositore lasciò alle spalle l'infelice passione per Maddalena Fumaroli, la ragazza che non aveva potuto sposare per l'opposizione del padre, contrario al matrimonio con un musicista.

Sia Il pirata (1827) che La straniera (1829) ottennero alla Scala un clamoroso successo: la stampa milanese riconosceva in Bellini l'unico operista italiano in grado di contrapporre a Gioachino Rossini uno stile personale, basato su una maggiore aderenza della musica al dramma e sul primato del canto espressivo rispetto al canto fiorito.

Meno fortuna ebbe nel 1829 Zaira, rappresentata a Parma. Lo stile di Bellini mal si adattava ai gusti del pubblico di provincia, più tradizionalista. Delle cinque opere successive, le più riuscite sono non a caso quelle scritte per il pubblico di Milano (La sonnambula, e Norma, entrambe andate in scena nel 1831) e Parigi (I puritani - 1835). In questo periodo compose anche due opere per il Teatro La Fenice di Venezia: I Capuleti e i Montecchi (1830), per i quali adattò parte della musica scritta per Zaira, e la sfortunata Beatrice di Tenda (1833).

La svolta decisiva nella carriera e nell'arte del musicista catanese coincise con la sua partenza dall'Italia alla volta di Parigi. Qui Bellini entrò in contatto con alcuni dei più grandi compositori d'Europa, tra cui Frédéric Chopin, e il suo linguaggio musicale si arricchì di colori e soluzioni nuove, pur conservando intatta l'ispirazione melodica di sempre. Oltre ai Puritani, scritti in italiano per il Théâtre-Italien, a Parigi Bellini compose numerose romanze da camera di grande interesse, alcune delle quali in francese, dimostrandosi pronto a comporre un'opera in francese per il Teatro dell'Opéra di Parigi. Ma la sua carriera e la sua vita furono stroncate a meno di 34 anni da un'infezione intestinale probabilmente contratta all'inizio del 1830.

Bellini fu sepolto nel cimitero Père Lachaise, dove rimase per oltre 40 anni, vicino a Chopin e a Cherubini. Nel 1876 la salma fu traslata nel Duomo di Catania. La tomba fu realizzata dallo scultore Giovanni Battista Tassara, mentre il monumento cittadino fu opera di Giulio Monteverde.

Versione modificata tratta da Wikipedia, "Bellini", Wikipedia, L'enciclopedia libera, http://it.wikipedia.org/wiki/Vincenzo_Bellini (controllata l'8 maggio 2011).

Bibliography

Alfred Einstein: Music in the Romantic Era (1947); Donald J. Grout: Una breve storia dell'opera, terza edizione (1987); Leslie Orrey: Bellini (1978);  Herbert Weinstock: Vincenzo Bellini (1971).

Sheet music

Vocal and orchestral score, Arias.
Flute
, piano (fantasie, melodie, valzer, canti, inni, vocal score), Arias, Masses, general