"La musica" (1732), oil on canvas, 65 x 82 cm, of the paiter Jean Honore Fragonard,
contemporain de Bernard Aymable Dupuy (Musée du Louvre, Parigi)
Bernard Aymable Dupuy : Musicista e Massone nel secolo dei Lumi
Amo curiosare nei negozietti di dischi d’occasione. Non è che si facciano sempre buoni affari. Le occasioni si pagano praticamente al prezzo d’un disco nuovo, ma a volte s’incontrano dischi rari, bizzarri, di autori quasi sconosciuti, che hanno forse deluso i loro primi proprietari, al punto d’essersene sbarazzati. È in questo mercatino di dischi equivoci, che amo fare acquisti.
Occorre andar per tentativi, prima di trovare la preda tanto attesa. Mi rifugio allora in un luogo abbastanza propizio per ascoltare. A questo punto le delusioni sono numerose. Ma il collezionista (malato mentale in potenza) non si scoraggia. Questa ricerca l’ho fatta spesso al punto che di rado ricordo le circostanze esatte dei miei ritrovamenti. E tuttavia rammento perfettamente quel che ho fatto, a proposito del musicista Bernard-Aymable Dupuy.
Pensate: un musicista della fine del XVIII seolo, periodo così stimato per le arti, e soprattutto un abitante di Tolosa dal cognome assai conosciuto, anche se abitualmente ricorda quello di un militare imoperiale, che la nostra città ha voluto onorare dedicandogli una piazza. In breve ho avuto la sensazione d’aver messo la mano su un tesoro.
L'ascolto non solo non m’ha delusoio deluso, anzi ha rafforzato il mio interesse per quest’autore, un musicista che era stato membro della cappella di musica di St - Sernin. Nel periodo prerivoluzionario, alcune logge massoniche avevano intessuto legami molto forti colla cappella di St - Sernin. Al punto che alcuni musicisti del Capitolo erano massoni e le agapi erano organizzate all'interno della basilica.
Ma quel periodo storico è lacunoso: i nostri archivi sono dispersi e in parte addirittura distrutti.
Le notizie che ho trovato avevano rinnovato di colpo il mio interesse per questo autore; riuscii a collezionare altri tre dischi di Dupuy e la mia discografia cominciava ad arricchirsi.
Dalayrac e Gossec non sono semplici contemporanei del nostro amico musicista. Una delle brevi note di copertina di quei dischi, m’insegna ch’erano uniti da amicizia e rapporti stretti. Per Dalayrac è facile supporlo, perché è originario di questa zona. Nato a Muret si trasferì presto a Parigi, dove farà carriera, per tornare di rado a Tolosa. Si nota la differenza di età tra i due compositori: ben 46 anni! Questa differenza è meno netta per Gossec: solo 27. Gossec è in più d’origine belga i rapporti sembrano difficilmente spiegabili da un punto di vista prettamente geografico.
Ora, Dalyrac e Gossec erano pure dei massoni. Supponevo che anche Dupuy lo fosse, anche se, per accertarmene, avrei dovuto sondare gli archivi di Loggia di Tolosa o di Parigi. Ho condotto ricerche tra i documenti dell’Officina di Tolosa e lì la fortuna m’ha arriso. Il musicista figura tra i fondatori della Loggia di St Joseph delle Arti (St Joseph des Arts) e fu uno dei 17 membri fondatori.
La vita di Dupuy illustra in modo esemplare la transizione della società del vecchio regime a quella rivoluzionaria. È anche emblematica del ruolo della città di Tolosa in questi mutamenti storici. Con Dupuy s’avvertono l'avvento e l'emancipazione della piccola borghesia della fine del secolo diciottesimo, attraverso le arti, e soprattutto le idee nuove incarnate dagli “encyclopédistes” e dalla Massoneria. Tuttavia alla vigilia della rivoluzione il peso del clero era ancora esorbitante e, come corollario, motivo di sofferenza per il nostro compositore.
Il ruolo di Tolosa nella musica dell'epoca
La vita musicale a Tolosa era allora assai discreta. L’unica cosa che contava era la musica religiosa con i due poli non antinomici della cappella della cattedrale St - Etienne e quella della basilica St - Sernin. Le due istuituzioni univano i loro musicisti effettivi in occasione delle grandi feste. I “Toulousains” dell'epoca sembrano essere stati molto sensibili alla vita musicale, e manifestavano la loro passione con l’assidua partecipazione agli incontri musicali. Non si trattò solo di musicisti esterni, per lo più membri delle altre cappelle provinciali, che venivano a visitare con regolarità i loro omologhi di Tolosa. La relativa mobilità degli esecutori assicurava una diffusione di opere originali. Nel caso di Dupuy, possiamo conoscere la sua musica grazie a un manoscritto della collezione Marcorelles, conservato dalla Società delle Lettere, Scienze ed Arti dell'Aveyron. Alcune decine di opere di questo compositore ci sono giunta “in unicum” in virtù di questo manoscritto, firmato "Dupuy Dottor di Cappella a St - Bertrand di Comminge." Bisogna notare che questi lavori sono sopravvissuti in forme molto condensate, poichè le parti strumentali dovevano essere interpretate a vista. Questo tratto improvvisativo è relativamente frequente in un'epoca in cui le copie erano manuali e richiedevano molto in tempo e denaro; anche perché le formazioni strumentali variavano molto per qualità e per numero d’effettivi, secondo le disponibilità del momento.
Biografia
Bernard-Amyble Dupuy è nato a Tolosa il 28 luglio 1707, sotto Louis XIV. Quell’anno Bach convolò in matrimonio per la prima volta; Elisabetta Jacquet de la Guerre pubblicò un libro di clavicembalo, e morirono Dietrich Buxtehude e Nicolas Gigault, compositori ed organisti ora un poco trascurati.
Nasce nella parrocchia di St – Etienne, dov’è battezzato. Il Padre è commerciante.
Entra come fanciullo cantore nella cattedrale nel 1715. È là che riceve la prima educazione musicale. Il suo primo maestro è Mathieu Lanes (1660 –1725) che la città di Tolosa onora oggi colla dedica d’una via nel quartiere Isaure, e che ci ha lasciato alcuni pezzi per organo, che ancor oggi si possono suonare. Costui era succeduto ad André Campra (1660-1744) alla testa della maestranza della cattedrale. L'ultimo maestro del giovane Dupuy fu invece Charles Levens (1689-1764), il solo a poter contare ai nostri tempi una magra discografia, colla sua messa dei Morti eseguita di recente.
Nel 1724 Dupuy, a 17 anni e con una gratifica di cento soldi, fu libero. È grazie alla protezione del Canonico Maran, consigliere al parlamento di Tolosa, fu impiegato per cantare come Basso nel coro della cattedrale. Quel posto doveva essere riservato a un religioso, ma Dupuy non era prete. Riuscirà a mantenere quest’impiego per due anni. Lo ritroviamo nel 1727 come violinista alla Basilica St – Sernin. Possedeva il registro alto, poi quello di contralto. La muta di voce tardiva e la sua voce particolare gli valsero la partecipazione a Montpellier alle cerimonie del congresso degli Stati della Linguadoca. È a quest’epoca che datano le prime composizioni conosciute. Dupuy approfitterà dell'assenza del maestro di cappella in carica a St - Sernin per suonare le sue musiche per il Natale, che saranno eseguite effettivamente la quarta domenica di gennaio 1729. Si cimenterà anche nella musica profana con un balletto per il trionfo delle Arti. La partitura esiste ancora, ma non è stata ancora fatta oggetto di registrazione. Il Libretto è di Antoine Houdar de la Motte, pubblicato postumo. Il Maestro di Cappella di St - Sernin era allora Joseph Valette de Montigny che ci ha lasciato dei Mottetti; alla morte di questo ultimo a Dupuy fu assegnata la conduzione musicale, senza riconoscergli però il posto di maestro di cappella. Questa risoluzione “a metà” lo spinse fin dal novembre 1738 a proporre la sua candidatura per il posto di maestro di musica della cattedrale St – Etienne, lasciato vacante da Charles Levens, che aveva accettato invece la carica a Bordeaux. Le circostanze di questo concorso sono ben note, perché riportate con molta cura dal Capitolo. Il documento è conservato negli archivi dipartimentali dell'Alta Garonne.
In data del 14 novembre 1738: « M[aître] Chevalier et M[aître] Duypuy qui avoient esté enfermé pour composer un motet pour le concours de la Maîtrise ayant composé et mis en musique led[it] Motet dont ils ont remis les partitions prient la Compagnie de déterminer le jour qu’elle voudra entendre lesd[it] Motets ; sur quoy… il a été délibéré que l’on faira la répétition dud[it] Motet ce jourd’huy après Complies et l’exécution demain samedy après None ; il a esté a meme tems deliberé de convoquer un Chap[it]re Ostiatin pour le meme jour après Complies pour nomme a lad[ite] Place de Maistre celluy qui se trouve le plus capable de remplir lad[ite]Charge. » "
Per quell’occasione Dupuy aveva composto il mottetto Exurge domine che c’è rimasto in partitura grazie alla raccolta Marcorelles e che è stato pure inciso. La situazione dovette sfuggirgli di mano, perché in data 5 novembre: « Le Chap[it]re avoit esté extraordinairement convoqué pour nommer a la place de Maistre de Musique de cette eglise… on a entendu ce matin les mottés composés par le S[ieur] Chevalier et le S[ieur] Dupuy… ainsy la compagnie est presentement en estat de se determiner sur le choix qu’elle a a faire. Sur quoy… l’on auroit opiné sur la proposition faite par M[onsieur] le chantre et le S[ieur] Chevalier de la ville de Paris cy devant Maistre de Musique du Chap[it]re de Rodez a esté nommé pour remplir la place de Maistre de Musique de cette eglise ».
Dupuy restò dunque St - Sernin, ufficialmente come "ordinario della cappella e dei Concerti." Compose e fece eseguire di lì a breve il mottetto Domine, Domine noster col sottotitolo "Salmo 8, messo in musica per la festa di St Yves nel 1739." Sembra che queste celebrazioni abbiano avuto una grande eco grazie all'ordine degli avvocati che le avevano organizzate: « L’ordre de MM. les Avocats dit célébré lundy 19 may la fête de St Yves… M ; Dupui, Maître de musique de St Sernin, si célèbre par son génie et par son goût, fit exécuter le matin un Motet de sa composition, qui commence ‘Exurgat Deus et dissipentur inimici ejus’ et le soir un autre Motet qui commence ‘Quare fremurunt gentes’, le public les a admiré tous deux. Les vrais connaisseurs ont préféré celui du matin, dont le début faisoit honneur aux pus grands maîtres. Rien ne prouve mieux la beauté de la Musique de M. Dupui que de la voir toujours critiquée et toujours plus courue. »
Le sue relazioni col Capitolo si fecero sempre più difficili e disordinate, per cui venne licenziato nel 1740 e non troverà impego alla cappella di St – Sernin che cinque anni più tardi.
In questo lasso di tempo la sua carriera prense la strada di St - Bertrand de Comminges che, all'epoca, vantava un rango elevato nella regione sia per lo sfavillio culturale che per il ruolo economico strategico, sin dall'antichità. La vista del villaggio di St Bernard oggi dà difficilmente l’idea dell'importanza storica ch’ebbe il luogo. La raccolta Marcorelle è firmata: "Dupuy Dottor di musica della cattedrale di Comminges." La Messa, datata St - Bertrand 26 gennaio 1744, è stata registrata in disco. Sembra che Dupuy sia tornato più volte a Tolosa, perché il 25 agosto 1744 sposò Jeanne-Marie Thierry, ragazza figlia di uno scultore e un decoratore di Tolosa. La cerimonia sarà celebrata alla cattedrale St Etienne.
Dupuy ebbe una vita massonica molto intensa. Venne iniziato alla St.-Jean Française il 4 agosto 1744, tra il primo gruppo di apprendisti di questa loggia. Il 26 dello stesso mese, v’è traccia di una domanda di raccomandazione per la loggia di Bordeaux, ma il nostro musicista restò manifestamente tolosiano. Ciò lo porterà ad essere uno dei membri fondatori della respectable loge artiste de Toulouse sous le nom de St.-Joseph, nel luglio 1745. Questa loggia era stata fondata da Fratelli delle logge St.-Jean L’ancienne e St.-Jean Française. Esisteva già al tempo la colonna d’armonia che riuniva parecchi esecutori, spesso di grande valore. Sono le due colonne di armonia di questi due logge che s’unirono coi Fratelli apprendisti per fondare "St - Joseph di Tolosa", San Giovanni è il patrono di questa corporazione. Alcuni anni dopo, attraverso innumerevoli peripezie dopo, prenderà il nome « La Française St.-Joseph des Arts » (1749). Nell'elenco dei fondatori bisogna includere anche Nicolas-Vincent Levens maestro di cappella della cattedrale St - Etienne. Questo ultimo è stato riscoperto, quando nel nel 2002 un mottetto motet Cantate Domino è stato ripreso dal gruppo Viva Voce, ma non è stato inciso.
Lasciando St - Bertrand occupa vedere furtivamente anche virtualmente la stazione di padrone di musica a Cahors. Unica una menzione sul suo contratto di impegno a St - Sernin in 1745 sembro attestarlo. È il 9 ottobre 1745 che è impegnato per un anno, succedendo a Jean Clavis, nato verso 1700-1752. Dupuy vedrà suono bloccò rinnovato fino allo scioglimento della cappella in 1788. La giovane coppia è ospitata in "la casa della padronanza localizzata nel chiostro", unione felice che vedrà arrivare otto bambino. Uniche due di queste ragazze perpetueranno il mestiere di loro padre; un diventando "Principale di canto", l'altra "Padrona di clavicembalo", saranno menzionate a questo titolo negli almanacchi toulousains degli anni 1780.
Le relazioni di Dupuy col capitolo non sempre sono state esenti da urti come ne manifestano le deliberazioni del capitolo in 1786. Vecchio di ottant' anni e stanco di chiedere un aumento di paga, decide di lamentarsi col siniscalco de Niquet. A proposito possiamo notare i legami sempre stretti di Dupuy con la Massoneria: Antoine-Joseph de Niquet (1700-1794) è membro fondatore di St - Jean di Tolosa, St.-Jean l’ancienne, il 2 dicembre 1741 finì per essere considerato a diritto il primo massone toulousain. La reazione del capitolo è secca: il suo posto è dichiarato vacante e gli si chiede di rendere i libri di musica. Senza altra risorsa e avanti negli anni, il nostro compositore fatto ammenda onorevole, confessò d’essere stato male consigliato... Il capitolo lo reintegrerà. Aspetterà ancora un anno e invierà una nuova domanda: "memoria a forma di supplica" per ottenere l’aumento di stipendio. Il 24 settembre 1788 il registro delle deliberazioni è chiuso, la cappella di musica sciolta alla fine di questo stesso anno.
Bernard-Aymable Dupuy passa all'oriente eterno il 30décembre 1789; durante il processo del Marchese di Favras che avrà il privilegio di essere il primo aristocratico condannato a morte del periodo rivoluzionario. È seppellito nella cappella di Notre-Dame-Du-Salut, allora nel chiostro di St – Sernin, oggi scomparso.
La sua opera
I suoi biografi, tra gli altri Geneviève Verdier, assicurano che diede allora prova di autorità e di indipendenze e cher ha goduto a Tolosa di una buona reputazione. Alla luce della nostra recente scoperta le sue qualità non ci stupiscono. Da vivo la sua musica fu suonata non solo da queste parti, a Tolosa, St - Bertrand di Comminges e Cahors ma anche a Marsiglia, nel 1760 e nel 1761, e Parigi al concerto spirituale, il 2 maggio 1751. si conosce l’orchestrazione massonica dell’insieme musicale. Sembra logico pensare che nei sessanta anni di carriera la sua produzione sia stata considerevole. Ma soltanto una sessantina di opere c’è parzialmente nota. Anche se sono soltanto citate, senza che ne rimanga traccia. Alcune sono in manoscritti spesso incompleti. I suoi lavori sono legati alla necessità del momento, e sono gli ecclesiastici che lo pagano. Comporrà per i gesuiti due idilli ed una cantata, e anche per i Penitenti blu. Questa setta molto influente a Tolosa aveva la base nella chiesa di St - Jérome, conosciuta ancora oggi per il suo celebre carillon. Abbiamo anche alcune rare opere profane: un balletto, un idillio ed un divertimento per la guarigione di Louis XV scritto in 1745. Quest’opera interessa particolarmente, perché il 10 settembre 1744 la loggia di St Jean Française decise d’organizzare i fuochi d’artificio e un ballo, per "festeggiare la convalescenza del nostro re, le sue vittorie e i suoi trionfi." La festa avrà luogo il 25 settembre di quello stesso anno. L'essenziale della sua produzione è costituito però dalla musica religiosa e cioè: nove “Natali” (ce ne sono giunti sei), due idilli (uno perduto), due messe (una perduta), una trentina di mottetti, cinque magnificat, delle antifone, un inno e dei salmi.
Non è dimenticato totalmente dai tolosiani perché il dizionario storico di Tolosa edito nel 1823 gli dedica un'avvertenza biografica; "Dupuy (N.) maestro di musica del capitolo abbaziale di Santo Saturnino, ha composto parecchie musiche che dimostrano un grande talento. Ammiratore della musica italiana, fu il primo a fare sentire nelle chiese di Tolosa, i canti armoniosi presi in prestito dai padroni celebri che del suo tempo e che fiorivano al di là dei monti. Si ha di lui una messa, alcuni oratori, e dei mottetti chetalvolta si eseguono ancora: morì il 1789. I celebri Dalayrac e Gossec ebbero molta stima per M. Dupuy e quando il primo ricevette al teatro di Tolosa la corona di allori che gli fu offerta dai musicisti e dalle persone della città, manifestò il dispiacere che M. Dupuy non fosse lì ad assistere al trionfo che l'ammirazione e l'entusiasmo della gente tributavano al cantore della Nina."
Di fatto le opere di Dupuy cominceranno ad essere pubblicate a partire dal 2002 nella collezione musicale del Sud della Francia, coi quaderni di musica del centro di musica Barocca di Versailles.
La sua musica
Il nostro compositore innova quello che può nella limitate3zza della musica religiosa per di più provinciale. Si è soliti dire che si inserisce nella tradizione della Musica di Delalande per i mottetti. Il paragone varrebbe per Mondonville. È particolarmente interessante comparare le traiettorie artistiche di questi due musicisti. Mondonville nasce a Narbonne ma non si fece scrupoli d’abbandonarla; si recò direttamente a Parigi. Che cosa sarebbe diventato Dupuy se avesse abbandonato la sua provincia preferendole il profitto delle case dorate della capitale? Anche se non hanno avuto probabilmente contatto, assistiamo a un'evoluzione parallela tipica.
Vorrei trasmettere ai lettori l'emozione d’aver vissuto un'estate sulle tracce del nostro maggiore e d‘aver riannodato così generosamente questa catena di unione, perché anche loro possano farlo rivivere procurandosi la sua musica, non copiandola. Così, se Dupuy si vende bene, possiamo sperare che altre sue preziose “œuvres” siano esumate e finalmente pubblicate.
dall'originale in francese di Didier Descouens
(email)
Discografia
Noel « Au milieu de la nuit »
1. Ouverture
2. Récitatif : un pasteur effrayé
3. Chœur très vif de pasteurs effrayés
4. Récitatif : un ange
5. Air : un ange et chœur
6. Air gracieux et léger
7. Récit tendre
8. Chœur
9. Gavotte : un pasteur et chœur
10. Deux airs
11. Récitatif : un ange
12. Ariette
13. Duos de pasteur
14. Air gai et chœur
Arion
Motet à 5 voix « Cantate domino canticum novum »
1. Air de soprano et grand chœur
2. Duo de soprano et haute-contre
3. Air de soprano
4. Grand chœur et petit chœur
5. Air de basse
6. Grand chœur et petit chœur
Arion
Motet à 4 voix et simphonie
1. Air de soprano
2. Chœur
3. Air de soprano
4. Grand chœur et petit chœur
5. Air de basse
6. Grand chœur et petit chœur
Arion
Psaume « Domine Dominus Noster »
1. Domine Dominus Noster (Chœur à 5 voix)
2. Ex ore infantium (Récit de dessus)
3. Quoniam videbo caelo (Récit de basse et Chœur)
4. Quid es homo (Duo de Taille et basse)
5. Omnia subjecisti (Récit de basse)
6. Domine Dominus Noster (Prélude instrumental, Récit de taille et Chœur)
EMA
Ensemble Viva Voce
EMA9516
Organist.com & ema@cdvd.fr
Messe
Kyrie eleyson
1. Kyrie (Duo de Basse et Chœur) **
2. Christie (Récit de basse)
3. Kyrie (Récit de dessus et Chœur)
Gloria inexcelsis deo
4. Et in terra pax (duo de basse)
5. Gratias agimus tibi (Chœur)
6. Domine deus(Récit de basse)
7. Qui tollis peccata mundi (Trio de dessus ténor et basse)
8. Quoniam tu solus (Récit de et Chœur)
9. Cum sancto spiritu (Récit de taille et Chœur)
Credo
7. Patrem omnipotentem (Récit de haute-contre)
8. Gentium non factum (Récit de Basse)
9. Et incarnatus est (Chœur)
10. Crucifixus(Duo de dessus)
11. Et ressurexit(Récit de dessus et Chœur)
12. Et in spiritum (Récit de Basse)
13. Et vitam venturi (Récit de dessus et Chœur)
Sanctus
14. Santus domine (duo de haute-contre et taille – Chœur)
15. Benedictus – Hosanna (Récit de basse- duo – Chœur)
Agnus dei
16. Agnus dei (duo de taille et de Basse– Chœur)
EMA
Motet Exurge domine
1. Exurge domine (Trio de dessus ténor et basse)
2. Nequando dicat inimicus (duo de basse)
3. Confundantur qui me persecuntur (Chœur à 5)
4. Audivit Dominus – Immisit in os meum (Récitatif et Air de dessus)
5. Erubescant et conturbentur (Récit de basse et Chœur)
6. Ego autem, confiteor tibi ( Récit de taille et Chœur)
Arion
dall'originale in francese di Didier Descouens (email) |