Gaetano Donizetti
Sinfonia
di Gaetano Donizetti, arrangiamento di Luca Bianchini Italian Opera (copyright) 2001
Per uso personale e non commerciale. La distribuzione non autorizzata e la vendita
dei files audio sono proibite. Il Server ' situato in Italia.
L'opera
Pigmalione
|
1816
tutti i Libretti, Liriche
1815
- 1817
La
tecnica contrappuntistica non restò solo teoria. Donizetti se ne servì
subito per musicare i primi pezzi, profani e sacri. L'insegnamento, che
gli impartivano a Bologna, aveva finalità immediatamente pratiche, a
differenza di oggi, e preparava a comporre nello stile giusto, che
corrisponde al gusto del pubblico.
Un compositore intraprendeva la carriera con le armi
già affilate. Un insuccesso iniziale ne avrebbe gravemente, forse
irrimediabilmente compromesso la sussistenza.
- il metodo di studio -
Le opere
del primo Ottocento, soprattutto quelle del secolo precedente, possono
essere capolavori anche se sgorgano dalla prima vena creativa d'un
compositore. Non è detto che la musica si perfezioni in iter
evoluzionistici, che vanno tout court dal brutto al bello.
Il musicista barocco e classico, o tardo classico è
attento a incontrare il gusto del pubblico e a tenersi sempre ai massimi
livelli. L'evoluzione darwiniana non è applicabile alla musica dei primi
dell'Ottocento.
In alcuni Conservatori, e in molte Scuole di musica
oggi è il contrario. Il musicista si diploma, ma non è ancora un
pratico. Apprende una serie di teorie, che sta a lui applicare e
perfezionare, maturandole nel corso della vita artistica.
Donizetti produce subito, giovanissimo, e già con
maestria invidiabile. ' questione del buon metodo che Padre Mattei impone
e che aveva tratto, a sua volta, dal severo insegnamento di Padre Martini.
- le esercitazioni pratiche -
Donizetti
vuole scrivere e Padre Martini gli lascia sciolte le briglie, incanalando
la fantasia nelle regole pratiche d'armonia e contrappunto.
Come condurre le parti? Una Sinfonia in do maggiore è
completata il 12 giugno 1816, ed è ancora, in versione autografa, nella
Biblioteca del Conservatorio di Bologna. Il pezzo musicale, in
architettura semplice, contiene tutto quello che un operista deve sapere,
per introdurre un melodramma.
La Sinfonia concertata in re maggiore reca la data del 17 settembre,
pubblicata in seguito dalla Carish nel 1937, su revisione di Giuseppe
Piccioli. L'originale è rimasto al Conservatorio bolognese. Miglioramenti
nessuno, anzi è confermata l'abilità che s'acquista già dall'inizio e
della quale l'allievo fa tesoro.
Col genere vocale sacro lo studente attingeva
direttamente dalla ispirazione divina. Le messe, i salmi, le parti
musicali del proprio e dell'ordinario erano coltivate in Bologna in modo
particolare, così che alla conoscenza, s'aggiungesse la funzionalità
dell'utilità liturgica.
Il manoscritto del Kyrie in mi maggiore, a differenza
di altre composizioni religiose irrimediabilmente perdute, è a Napoli, a
San Pietro a Maiella (Donizetti. Rari 4. 2. 7/1). ' a quattro voci
con orchestra e venne
fatto in Bologna sotto la
direzione del celebre padre maestro Stanislao Mattei il primo anno
contropuntale 1818. Fine ore 15 e mezzo. Adesso andremo un po' a spasso
perché mi duole la schiena. Dì 11 ottobre 1816.
Gaetano
Donizetti, esperto del genere strumentale e sinfonico, s'avvicina a quello
sacro e stempera la tensione compositiva con battute sul mal di schiena.
Così per gioco, com'era nel suo carattere. Continuava intanto a mietere
successi in campo scolastico e premi di composizione:
7 novembre 1816 ' Gaetano
Donizetti bergamasco di anni 19 ' premiato
Il Tantum
Ergo per due tenori e basso con orchestra, è uno dei ringraziamenti
sacri, che è stato composto il giorno dopo, l'otto di novembre. Il
manoscritto autografo è al Conservatorio di Bologna.
La Sinfonia
in do venne invece eseguita per il Casino dei Filarmonici di Bologna
il 24 novembre, su interessamento del marchese Sampieri. Le composizioni
scolastiche non sono relegate agli archivi dell'Istituto, ma servono alla
pratica, oltre che religiosa, anche civile. La versione manoscritta è al
Museo Donizettiano di Bergamo. La revisione più recente è quella di Anna
Trombetta e Luca Bianchini, realizzata per il bicentenario donizettiano ed
eseguita in apertura delle celebrazioni.
Anche il Concerto per corno
inglese e orchestra in sol maggiore (Mayr era un esperto di quello
strumento) ha aspetto professionale e risale a quell'anno, con dedica
all'allievo Giovanni Catolfi, suo compagno di studi al Liceo Filarmonico
di Bologna. Il manoscritto autografo è alla Biblioteca Nazionale di
Parigi (ms. 4141), pubblicato in edizioni Peters.
- la prima opera -
Il primo
lavoro operistico donizettiano è in un Atto solo e si aggiunge alla
Cantata Cerere, scritta il 24 novembre del 1816. Il soggetto è
mitologico: Pigmalione, opera -
cantata che sarà eseguita solo dopo la sua morte.
Pigmalione non è
precisamente un'opera, ma una cantata scenica per tenore e soprano,
scritta tra il 15 settembre e il primo ottobre 1816. La cantata è un
melodramma in miniatura, cui manca la complessità degli Atti, dei
personaggi e delle macchine teatrali, ma che contiene scene e recitativi,
nella solita successione dell'opera lirica. Lo stesso capitava con l'oratorio,
ma nel genere sacro e religioso.
Il soggetto era conosciuto e probabilmente suggerito da
Mayr, che era venuto a Bologna per trovare l'allievo. Donizetti si
servì del libretto di Antonio Simeone Sografi, che aveva tratto la storia
da Rousseau e l'aveva adattata a un'opera di Giovanni Battista
Cimador. Tra i Pigmalioni più celebri c'è pure quello di Cherubini,
composto nel 1809. La partitura di Cimador e il testo di Rousseau
figuravano nell'elenco dei libri del Liceo Musicale bolognese, che
Donizetti ha certamente studiato.
La prima operina ha valore extra scolastico e già
professionale, a mostrare l'influsso armonico tedesco, di Haydn, Mozart,
Beethoven e Gluck, che Donizetti amava in sommo grado. La cantabilità è
tutta italiana, attenta, ma non troppo, ai contenuti testuali. La musica,
che veste scene e Arie è drammaticamente compiuta, con una sensibilità
innata per gli effetti strumentali e psicologici.
1817
Partiture
index Italian Opera ©
|