TESTO DEL LIED

"Giovanna d'Arco"
di anonimo

È notte, e tutto addormentato è il mondo...
Sola io veglio ed aspetto
Che un destrier passi,
Che una tromba chiami.
Ascolto e nulla sento,
Se non son l'acque e il mormorar del vento.
Muta ogni cosa e afflitta
Come l'ora che segue alla sconfitta.
O patria! O Re!
Novella un'aita verrà.
L'Onnipossente dal gregge suscitò la pastorella.
Vadasi. O dolce mio loco natìo,
Dolce famiglia, o campi, o selve, addio.
O mia madre, e tu frattanto
La tua figlia cercherai,
Affannata chiamerai
E nessun risponderà.
Ma fra poco d'alte imprese
Verrà un suon conforto al pianto:
Ogni madre, ogni francese
La mia madre invidierà.
Eppur piange. Ah! repente
Qual luce balenò nell'oriente,
Non è il sole che s'alza,
Sei la mia vision, io ti conosco.
Più grande che non suole
Empie il ciel fulminando e mi fa segno.
Angiol di morte, tu mi chiamo chiami, io vegno.
Ah, la fiamma che t'esce dal guardo
Già m'ha toccà, m'investe, già m'arde.
Presto un brando, marciamo pugnando.
Viva il Re, la vittoria è con me.
Guida i forti la vergine al campo,
Tra i leoni l'agnello s'avventa.
Non han scampo, il Signor li spaventa.
Corre la gioia di core in core.
Ma, queta e timida fra lo stupore,
Chi se' domandano, che il Re salvò?
Ah! vinse la vergine che in Dio sperò.
Presto un brando, marciamo pugnando.
Viva il Re, la vittoria è con me.