TESTO DEL LIED
"Acqua"di Antonio Rubino (1880-1964)
Acqua, e tu ancora sul tuo flauto lene
Intonami un tuo canto variolungo,
Di cui le note abbian l'odor del fungo,
Del musco e dell'esiguo capelvenere,
Sì che per tutte le sottili vene,
Onde irrighi la fresca solitudine,
Il tuo riscintillio rida e sublùdii
Al gemmar delle musiche serene.
Acqua, e, lungh'essi i calami volubili
Movendo in gioco le cerulee dita,
Avvicenda più lunghe ombre alle luci,
Tu che con modi labii deduci
Sulla mia fronte intenta e sulla vita
Del verde fuggitive ombre di nubi.