TESTO DEL LIED
"Menti' a l'avviso"di Fedele Romani (1855-1910)
Menti' a l'avviso. Eppur d'Ausena e' questa
l'angusta valle, e qui fatal dimora
mi presagiva la secreta voce
che turba da piu' notti il mio riposo.
Tu cui nomar non oso,
funesta donna dall'avel risorta
per mio supplizio un'altra volta ancora
promettesti vedermi, e in rio momento.
Ah! chi geme? M'inganno.
E' l'onda e il vento.
E' la notte che mi reca
le sue larve, i suoi timori,
che gli accenti punitori
del rimorso udir mi fa.