TESTO DEL LIED

"Aria"
di Pini

L'iniquo volto è profferito!
Oh come sotto l'onta e l'oltraggio
è grave il pondo di quest' ultimo dì!
Me sventurata, ah! non più cade
dal ciglio stilla di pianto a confortare il core
d'ambascia pieno e di mortal dolore.
Vinse la trama e già l'orrenda accusa
porta nel punto istesso su me la scure
e la corona al vile che smarrito ed oppresso
nel mio tetto fuggiva,
cui scettro armato
e la mia mano offriva;
ben s' addiceva ingrato
di chi t'amò render sì crudo il fato.
Pronto giunga il fatal momento,
lo vedrò ma con fronte serena,
è la colpa che prova spavento,
l' innocenza tranquilla si muor.
Rissovvenga al tiranno consorte
la mia fede l'amplesso primiero
e al compir dell' iniqua mia sorte
il rimorso gli sorga nel cor.