La Canzone |
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Appunti di Storia della Musicadi Anna Trombetta e Luca Bianchini |
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La Canzone Napoletana |
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L'Opera buffa era scritta spesso in dialetto e metteva in scena situazioni della vita quotidiana con riferimenti velati (per via della censura) a fatti politici contemporanei. I librettisti erano autori dei testi delle Opere, ma anche dei testi delle canzoni popolari, che si eseguivano pure a teatro, mentre in strada, il popolo, che non poteva permettersi il prezzo d'ingresso nei teatri, intonava le Arie d'Opera e le Canzoni più famose. Era il principio del Settecento. Da lì in poi la Canzone si sviluppò velocemente. Intorno al 1770 un autore anonimo scrisse "Lo guarracino", una delle prime e più celebri tarantelle. Il testo racconta l'amore tra il guarracino (la castagnola, un tipo di pesce) e la sardella, fidanzata dell'alletterato (un altro pesce), il quale è geloso e scatena una rissa tra le avverse fazioni dei pesci. Il significato è letterale, probabilmente il senso nascosto si riferisce a qualche fatto reale con personaggi in carne ed ossa rappresentati dai pesci. Lo Guarracino che jeva pe mare
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libri
testi |
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Storia della Canzone Italiana, RAI-ERI |
Salvatore Palomba, Stefano Fedele, Le Canzoni di Napoli, l'Ancora, 2009 |
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Settecento anni di storia nazionale nelle Canzoni. Una storia che continua ad appassionare anche dopo i grandi cambiamenti avvenuti nei primo decennio degli anni Duemila nel mondo della musica italiana. |
Edizione a tiratura limitata. I testi delle più belle Canzoni napoletane. Il secondo volume contiene 4 CD di esempi musicali. |