Gaetano Donizetti
Sinfonia
di Gaetano Donizetti, arrangiamento di Luca Bianchini Italian Opera (copyright) 2001
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Biografia di Gaetano Donizetti.
1827
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Otto mesi
in due ore
tutti i Libretti, Liriche
Olivo e Pasquale
Il borgomastro di Saardam
INTRODUZIONE
Otto mesi in due ore è un melodramma romantico in tre parti, musicato
da Gaetano Donizetti tra il gennaio e il maggio del 1827 su libretto di
Domenico Gilardoni, tratto da La figlia dell'esiliato, ossia Otto mesi in
due ore di Luigi Marchionni. L'opera venne rappresentata per la prima
volta a Napoli, Teatro Nuovo, il 13 maggio 1827.
LA PARTITURA MANOSCRITTA
Al Conservatorio di Firenze è custodita una copia manoscritta della
partitura in tre volumi (D. III. 223 - 225). Un'altra copia manoscritta è
a Napoli, San Pietro a Maiella, (Donizetti. Rari 13. 5. 15). Al
Conservatorio di Milano c'è una partitura manoscritta in due volumi di
160 e 129 pagine (Part. Tr. ms. 88). Sempre al Conservatorio di Milano, al
fondo Noseda, è una copia manoscritta di 139 pagine per la parte prima,
109 per la parte seconda e 75 per la terza. Anche al Conservatorio di
Bologna esiste una copia manoscritta in due volumi.
IL LIBRETTO
Solisti della prima rappresentazione a Napoli, Teatro Nuovo, il 13
maggio 1827:
l'Imperatore - tenore - (Manzi)
il gran Maresciallo - basso - (Giuseppe Fioravanti)
Stanislao Potoski - tenore - il Conte (Giuseppe Loira)
Fedora - mezzosoprano - la Contessa sua moglie (Servoli)
Elisabetta - soprano - loro figlia (Caterina Lipparini)
Maria - mezzosoprano - nutrice di Elisabetta (Francesca Ceccherini)
Michele - buffo - di lei figlio e corriere di governo (Gennaro Luzio)
Iwano - basso - già boiardo, ed ora tragittatore al passo del Kama
(Vincenzo Galli)
Alterkan - basso - capo di un'orda di Tartari (Raffaele Scalese)
Orzak - tenore - altro capo tartaro (Giuseppe Papi)
Coro di cavalieri, Tartari, montanari, contadini e Soldati
LA TRAMA
L'azione si svolge nella prima parte in Saimka; nella seconda sulle
rive del Kama; nell'ultima in Mosca
Parte prima
Il boiardo Iwano ha complottato ai danni di Stanislao Potoski,
esiliandolo in Siberia. La figlia Elisabetta vuol vendicare il padre e si
reca a Mosca, chiedendo aiuto a Michele, figlio della nutrice Maria.
Parte seconda
Iwano è traghettatore sul fiume Kama. Sopraggiunge Elisabetta, che gli
chiede di passare. Lui la riconosce e implora il suo perdono, per aver
tradito il padre. Alterkan, a capo di un gruppo di Tartari, entra nella
capanna di Iwano, scopre Elisabetta e minaccia d'ucciderli entrambi. Iwano
difende la ragazza, denunciando il tradimento, e mette per iscritto la
confessione. Il fiume straripa e Iwano muore, mentre i Tartari traggono in
salvo Elisabetta.
Parte terza
Al Cremlino Elisabetta incontra il Gran Maresciallo, complice di Iwano,
che tenta di sottrarle la confessione scritta. Invano. L'imperatore lo
punisce e richiama a Mosca Potoski, attribuendo a lui il titolo di Gran
Maresciallo. Conclude l'opera un'improbabile inno di gioia.
SCENA ULTIMA
... Imperatore
Qual piacer sia pel sovrano,
render lieti gl'infelici,
non sarà l'accento umano,
mai bastante a dispiegar.
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