Gaetano Donizetti
Sinfonia
di Gaetano Donizetti, arrangiamento di Luca Bianchini Italian Opera (copyright) 2001
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Biografia di Gaetano Donizetti.
1827
Il CD consigliato:
interpreti: Chiappi - Sarti - Orlandini - Czapo -
Rigacci - Italian Chorus & Orch - Nuova Era
CD
- Olivo e Pasquale - opera completa
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Olivo e
Pasquale
tutti i Libretti, Liriche
Gabriella di Vergy
Otto mesi in due ore
INTRODUZIONE
Olivo e Pasquale è un melodramma giocoso in due Atti,
musicato da Gaetano Donizetti tra il settembre e il dicembre del 1826, su
libretto di Giacomo Ferretti, tratto dalla commedia omonima (Venezia,
1794) di Antonio Simone Sografi. Olivo e Pasquale venne rappresentato per
la prima volta a Roma, Teatro Valle, il 7 gennaio 1827.
LA PARTITURA MANOSCRITTA
La partitura manoscritta dell'opera in due volumi è
al Conservatorio di Firenze (D. III. 196 - 197). Una copia
manoscritta in due volumi di pagine 425, 188 è al Fondo Noseda
del Conservatorio di Milano. Un'altra copia manoscritta
è al Conservatorio di Napoli San Pietro a Maiella (Donizetti. Rari 13. 5.
14/14)
IL LIBRETTO
Solisti della prima rappresentazione a Roma, Teatro Valle, il 7 gennaio
1827:
Olivo - baritono - (Domenico Cosselli)
Pasquale - basso - (Giuseppe Frezzolini)
Isabella - soprano - figlia d'Olivo (Emilia Bonini)
Camillo - contralto - giovine di negozio (Anna Scudellari
Cosselli)
Matilde - mezzosoprano - cameriera di Isabella (Agnese
Loyselet)
Monsieur le Bross - tenore - mercante di Cadice (Giovanni
Battista Verger)
Columella - buffo - povero gentiluomo, viaggiatore (Luigi
Garofalo)
Diego - baritono - servo in casa dei due fratelli
(Stanislao Prò)
Coro di camerieri, giovani di negozio, marinai, servi
LA TRAMA
L'azione si svolge in Lisbona
Argomento
Ho tratto l'argomento di questo melodramma dalla più celebre
commedia di Simone Sografi; e, per renderne più teatrale lo sviluppo, ho
ardito servirmi d'un così detto colpo di scena immaginato dal medesimo
illustre poeta nel dramma Il più bel giorno della Vestfalia stampato in
Torino dal Morano nel suo Anno Teatrale. La brevità prescritta ad
un'opera in musica mi ha fatto involontariamente sacrificare insigni
bellezze del dialogo comico, che trovansi nell'originale produzione del
veneto scrittore; ma chi conosce per prova questo letto di Procuste, non
mi negherà un cortese perdono. Né senza ragioni ho sviluppato altrimenti
questo melodramma; ma ho stimato ottimo fra i partiti quello di ricorrere
ad un comico stratagemma inventato dal medesimo autore.
Atto I
L'opera s'apre col giovane Camillo, garzone del negozio, intento a far
di conto
SCENA PRIMA
Camillo a tavolino impazientandosi nel far un conto, che straccia e
calpesta ponendosi a passeggiare; Matilde che entra con la spazzola per
spolverare dalla comune; poi Olivo seguito da Diego; indi Columella ed il
Coro con carte, e mostre di generi coloniali dalla porta medesima.
Camillo
Maledetto questo conto!
Per tre volte l'ho tentato,
per tre volte l'ho sbagliato.
Non lo posso indovinar.
Matilde
(burlandolo)
Ci vuol sangue freddo assai
nel far conti, o mio signore;
e non può chi fa all'amore
con pazienza ragionar.
Camillo
Ah! La barbara mia stella
negli abissi mi piombò!
La mia povera Isabella
io per sempre perderò.
... Olivo
(dalla comune entrando in collera seguito da Diego e da due servi, e
gridando verso la porta)
Spendo e spando i miei contanti
per dar pane a voi, birbanti!
balzo appena fuor del letto
son costretto a taroccar.
Cosa mai di quanto dico,
cosa fa questa canaglia?
Tocca a me come all'antico
podestà di Sinigaglia,
tutta quanta la giornata
comandare e far da me.
Poi dirà quel mio fratello,
che ho nel petto un cuor di un orso
che ho il Vesuvio nel cervello,
la tempesta nel discorso,
che una furia scatenata
sembro a lui da capo a piè .
Olivo e Pasquale sono due commercianti di Siviglia: uno di temperamento
sanguigno, l'altro più savio e moderato. Isabella, figlia di Olivo, è
promessa sposa a un ricco mercante di Cadice, Le Bross, che verrà presto
a Lisbona a conoscere la moglie.
Atto II
Con l'aiuto della servetta Camilla, Isabella fa credere a Le Bross,
d'amare prima Columella, poi Camillo. Le Bross, colpito dal furore e dalle
reazioni spropositate di Olivo, decide di aiutare gli amanti. Isabella e
Camillo minacciano il suicidio alle cinque in punto, se Olivo non
acconsentirà alle nozze. Olivo non ci crede, ma, puntuali, cinque colpi
di rivoltella lo attanagliano nel rimorso. Riappaiono Isabella e Camillo,
che avevano inscenato tutto con l'aiuto di Le Bross, guadagnandosi il
consenso dell'intenerito (e scemunito) genitore.
SCENA ULTIMA
... Coro
Il rigor fu nebbia al vento:
tornò pace a scintillar.
FINE
Partiture
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