Gaetano Donizetti
Sinfonia Per uso personale e non commerciale. La distribuzione non autorizzata o la vendita dei files audio e MIDI é proibita. Il nostro Server ' situato in Italia. Biografia di Gaetano Donizetti. |
Torna a [ Gianni da Calais ] INTRODUZIONE Il Paria è un melodramma in due Atti musicato da Gaetano Donizetti nell'inverno del 1828, su libretto di Domenico Gilardoni, tratto dalla tragedia Le Paria (Parigi, 1821) di Casimir Delavigne. Il Paria venne rappresentato per la prima volta a Napoli, al Teatro San Carlo, il 12 gennaio del 1829. LA PARTITURA MANOSCRITTA Al Conservatorio di Napoli San Pietro a Maiella è la partitura manoscritta autografa (Donizetti. Rari 3. 7. 16). IL LIBRETTO Solisti della prima rappresentazione a Napoli, Teatro San Carlo, il 12
gennaio del 1829: LA TRAMA Cenno sui Paria e sul melodramma Gli abitanti della penisola bagnata dal Gange, dal Kistna e dall'Indo,
venivan partiti in tribù dette caste, delle quali erano tenute in maggior
pregio quelle dei bramani o sacerdoti, dei guerrieri, dei negozianti e dei
cittadini. Da queste diramavansi le altre, serbando mai sempre
l'originario loro nome. Oltre il novero delle medesime, erane una che per
superstizione rimotissima riputavasi generata dalle piante del nume Brama,
e da questo maledetta. I discendenti di essa, ai quali davasi la
denominazione di paria, erano dannati a trarre la loro misera vita
nell'erme solitudini dei deserti, a non poter usar con genti d'altre
tribù , ed a segnare eziandio le fonti nelle quali spegnevano la loro
sete. E l'indica donzella, che avesse osato accorre nel cuore sentimento
d'amore per alcun di loro ne sarebbe stata punita con dispregio
universale, ignominia, ed infamia oltre la tomba ancora. Avvien che uno di
tali sventurati, giovane sovra ogni altro valoroso, impaziente, e vago di
veder nuove terre abbandona il padre, e le natie selve di Orissa, cangia
le proprie vestimenta, e scende sui piani ameni di Benarez, mentre per
fiera pugna che ferve tra gli indiani ed i portoghesi, i primi son giunti
all'estremo. Atto I Bosco foltissimo di palme. A destra dell'attore, vestibolo del tempio di Brama. A sinistra principio di strada che conduce a Benarez. In fondo monti, e colline. Sorge il sole. Neale, figlia di Akebare, sacerdote dei bramani, è promessa sposa di un guerriero, pur amando il paria Idamore. Neala e Zaide, la sacerdotessa, incontrano Zarete, padre di Idamore, che è alla ricerca del figlio scomparso. Lo incontra e intima al figlio di fuggire con lui, essendo un paria e quindi inviso ai bramani. Idamore gli confida d'amare Neale, figlia di colui che, anni prima, aveva ucciso sua madre. Si convince infine ad abbandonarla. Atto II Bosco come nell'Atto primo. Notte con luna. Idamore incontra Neala per l'ultima volta, ma apprende d'essere lui il guerriero destinato da Akebare a sposare Neala. Gli amanti decidono d'unirsi in matrimonio e poi di fuggire. Zarete sente l'inno nuziale e si precipita, invano, per fermare il figlio. Catturato è condannato a morte insieme a Idamore. Anche Neala è colpevole d'aver amato un paria e s'avvia alla morte. Zarete Idamore Neala Akebare Tutti PartitureItalian Opera © |